Questo capitolo vuole essere un CTAC Manifesto, ovvero un
testo che ponga le basi ``etiche'' della telematica in AC.
La sua prima stesura è stata fatta per mano di
Marco Gaiarin e
Davide Salvetti nella notte tra
il 12 e il 13 Febbraio 1998, che se ne tenga conto! ;)
La telematica non è solo un mezzo con cui migliorare l'efficienza della
``azienda AC'', ma è soprattutto un canale attraverso cui le persone
comunicano, anzi un luogo di incontro.
Non si tratta quindi di essere presenti in rete, ma di acquisire un
linguaggio nuovo per imparare ad esprimersi ed a confrontarsi attraverso
questi nuovi media.
Per questo motivo ci piace pensare che il progetto che andiamo costruendo di
una ``telematica a misura di AC'' sia fedele ad alcuni principi che
riteniamo fondamentali.
- Centralità della persona: noi crediamo che anche nella
telematica l'attenzione principale della proposta dell'AC debba
essere centrata sulla persona, da seguire e valorizzare nella
sua interezza.
- Scelta religiosa: noi riteniamo che la scelta religiosa si
esprima attraverso scelte di essenzialità e povertà che, pur capaci
di rispondere alle esigenze dell'associazione, facciano un uso
intelligente delle risorse disponinibili.
Questo significa anche essere attenti all'eticità degli
strumenti da utilizzare.
Questa non vuole essere una ``scelta discriminante'', ma una
attenzione di fondo.
- Scelta democratica: conseguenza naturale della scelta
democratica è, anche nella telematica, il contributo vivo della base,
che non deve limitarsi alla fruizione del servizio offerto,
ma essere positivamente coinvolta nella realizzazione effettiva del
progetto.
- Gestione interna della (in)formazione: nello stesso modo in
cui l'AC gestisce internamente, senza deleghe, i contenuti della
formazione e della informazione associativa, crediamo che anche il
``settore telematica'' debba rimanere sotto il controllo diretto
dell'associazione.
- Gradualità: l'AC si avvicina alla telematica con un cammino
tutto da costruire: occorre imparare ad esprimersi con un linguaggio
nuovo; siamo convinti della necessità di ``pensare in grande'', ma,
proprio per questo, riteniamo fondamentale impostare le tappe di
questo cammino in modo graduale, capace di crescere con l'associazione
e le sue esigenze.
- Accessibilità: è secondo noi assolutamente essenziale
garantire una soglia di accesso bassa, ovvero dare a tutti la
possibilità di accedere alle risorse telematiche associative senza dover
ricorrere a strumenti hardware e/o software sofisticati e costosi, o
che comunque limitino le scelte a disposizione.
- Telematica come sfida formativa: ci pare che la telematica
sia un ``terreno di gioco'' non secondario per l'umanità del domani;
conseguentemente l'AC deve sentirsi chiamata in causa nel proporsi
come soggetto educativo valido, capace di esprimere proposte
formative adatte a questo contesto, come già fa in molti altri campi.
Di seguito elenchiamo alcune idee concrete di cui tener conto nella
realizzazione di una ``telematica a misura di AC'':
- promozione della proposta AC: sfruttare il canale telematico
come ulteriore strumento per far
conoscere l'Azione Cattolica e la sua proposta ad un numero sempre
maggiore di persone;
- migliore efficienza nella comunicazione tra i centri associativi:
porre le basi perché in associazione la telematica
possa sostituire carta e fax nelle comunicazioni fra associati
e (soprattutto a breve termine) tra diocesi e perché diventi strumento
utile per la gestione amministrativa dell'associazione, in
particolare:
- utilizzare Internet anche come tecnica di scambio dati fra le
varie diocesi e la sede centrale o con altre diocesi,
permettendo di abbattere i costi e migliorare l'efficienza
grazie alla totale riutilizzabiltà del materiale;
- considerare la possibilità di creare un gruppo di esperti di
informatica che realizzino tutta una serie di strumenti
software utili all'associazione, come programmi per gestire le
adesioni e cose simili;
- scambio di esperienze educative: permettere che si
instaurino nuove modalità di coordinazione e di scambio di esperienze
educative. In particolare:
- attraverso la creazione di un sito Internet dove
l'AC nazionale, i settori, le articolazioni, i
movimenti e tutte le AC diocesane possano trovare un ambiente
dove dare libera espressione agli scopi dell'associazione
stessa;
- utilizzare le potenzialità di Internet per implementare
strumenti di dialogo e scambio di idee, fra aderenti e
simpatizzanti all'associazione; creare quindi una serie di
aree di discussione tematiche in cui gli associati possono
trovare supporto e possono scambiarsi informazioni, consigli,
metodologie.
- tradizione formativa: per porsi nel solco della tradizione
formativa che ha sempre contraddistinto
la nostra associazione, per
porre le basi affinché gli argomenti relativi alle nuove tecnologie
(telematica, ipertesti e multimedialità in generale)
entrino a far parte delle tematiche associative, sia nell'aspetto
tecnico (insegnare agli associati ad usare le nuove tecnologie), che
in quello etico (la privacy, la libertà di espressione e di
comunicazione sono problemi che le nuove tecnologie amplificano
enormemente ed occorre preparare le nuove generazioni a difendere
con la testa i propri diritti ;). In pratica:
- formare i propri educatori all'uso delle nuove tecnologie;
- formare dei ``pool'' di semi-esperti a livello diocesano che
possano fungere da agenzia formativa ``dislocata sul campo''
e da supporto tecnico. Questi devono essere il cuore del
coordinamento, e comunque potrebbe essere un obiettivo da
raggiungere a livello di diocesi, coinvolgendo le altre
associazioni (AGESCI in primis) a livello di
pastorale giovanile;
- progettare dei percorsi educativi adatti ai
settori, di modo che il tema della telematica entri in
associazione e venga considerato per quello che è, ovvero
una delle sfide educative più importanti dei prossimi anni.